Risposta ad un concittadino
Un concittadino ci scrive, tramite email, due questioni di profondo interesse: la prima riguarda il ripristino di zone occupate o abbandonate adibendole ad orti sociali; la seconda questione, degna di un importante approfondimento, riguardante l'edificazione sul Demanio Marittimo.
Condividiamo con tutti voi la risposta, al nostro concittadino, del Candidato Sindaco Antonio Trombetta:
1) Questione Orti sociali
"L’esperienza degli orti sociali è molto diffusa. Nella realtà di Lesina dopo la bonifica della parte est del lago negli anni 80 si è dato corso ad una occupazione diffusa di terreni, frazionati in modo spontaneo. I terreni emersi dalla bonifica sono classificati come demanio dello Stato, essendo il lago di Lesina censito come acque pubbliche. Il Comune non ha autorità sui beni demaniali dello Stato e dovrebbe essere cura del demanio curare l’utilizzo dello stesso. Credo che converrai con me che da parte del Comune è di fatti impraticabile un qualsiasi intervento in quella zona. Tenuto conto che il demanio è inalienabile e non è usucapibile, si potrebbe definire un protocollo d’intesa tra Comune e demanio per avviare esperienze di orto sociale su tutti i terreni demaniali che risultassero liberi per abbandono o per morte dell’occupatore o per rinuncia del concessionario. Credo che questa potrebbe essere una strada tenuto conto che in tanti anni di amministratore non c’è mai stata una pressione notevole per accedere a quei terreni."
2) Demanio Marittimo
"La questione della parte di paese edificato sul demanio marittimo è un po' più complessa.
Si tratta della zona sud ovest del centro abitato. Quella zona è stata censita demanio marittimo in quanto terreno rinveniente da attività di bonifica realizzata a partire dagli inizi del ‘900. La classificazione a demanio marittimo è stata a dir poco impropria, essendo il lago di Lesina Acqua pubbliche dello stato. Su questa questione è agli atti del comune un lungo contenzioso con il demanio marittimo che non ha portato ad un esito positivo per il Comune. A partire dalla fine degli anni ‘90 ho provato ad attivare alcune procedure che portassero alla dichiarazione di sdemanializzazione dei terreni perché non più rispondenti alla caratteristica di bene demaniale. In alcune città (se ricordo bene Margherita di Savoia e Campomarino) hanno seguito questa strada ottenendo un esito positivo. Non mi risulta che ad oggi ci siano state dichiarazioni di sdemanializzazione dei terreni per singoli privati (chiaramente posso sbagliare). Sono convintissimo che la strada da seguire è quella della sdemanializzazione dell’area. Per questo però i cittadini devono rendere esplicito il proprio interesse ad un’operazione di questo tipo.
Grazie per essersi confrontato con noi. Terremo in giusta considerazione le sue proposte nel programma amministrativo che ci avviamo a elaborare."
Ringraziamo ancora il nostro concittadino e approfittiamo per ricordarvi che potete inviarci le vostre idee, dubbi e considerazioni all'indirizzo email: civicanuovalesina@gmail.com
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